Dal 23 al 30 agosto 2015 si sono tenuti a Mar del Plata (Argentina) i XX World Transplant Games, ai quali la Nazionale Italiana Trapiantati, istituita e organizzata da Aned, ha partecipato con una rappresentativa composta da 13 atleti che non si sono risparmiati e che hanno ben figurato in tutte le discipline a cui hanno preso parte.
Questo il medagliere italiano, 3 ori 4 argenti e 5 bronzi che hanno consentito ai trapiantati azzurri di raggiungere il ventesimo posto nel medagliere finale, su 44 nazioni in gara.
Questo in dettaglio il Medagliere della Nazionale Italiana Trapiantati
ORO
ciclismo – Ermanno Manenti 20km strada
atletica – Georg Thurner salto in lungo
atletica – Monia Cardin 400 metri
ARGENTO
petanque – Sonja Angelini petanque sing.
nuoto – Roberto Cantoni 200m misti
nuoto – Roberto Cantoni 400m libero
nuoto – Gabriele Marrucci 200m misti
BRONZO
nuoto – Gabriele Marrucci 100m libero
nuoto – Gabriele Marrucci 50m rana
nuoto – Gabriele Marrucci 100m farfalla
nuoto – Carolina Panico 50m libero
atletica – Monia Cardin 200m
4° posto
nuoto – Lucio Fior 100m libero
nuoto – Roberto Cantoni 200m libero
nuoto – Lucio Fior 100m dorso
ciclismo – Lucio Fior 20km strada
Pubblichiamo qui di seguito il diario di questa trasferta redatto da Margherita Mazzantini, atleta della Nazionale Trapiantati e Coordinatrice di Aned Sport.
Si sono appena conclusi i XX World Transplant Games di Mar del Plata, Argentina e si susseguono in noi partecipanti i ricordi e le sensazioni di una settimana strepitosa, vissuta all’insegna dell’amicizia, dello sport e della celebrazione della vita riconquistata dopo il trapianto.
Quello che segue è la rielaborazione del mio diario di viaggio, il cui intento è quello di rendere tutti partecipi di una tappa importantissima della nostra vita.
Venerdì 21 agosto:
Partenza da Milano Linate col volo delle 20.40, salutati dalla Presidente Nazionale ANED Valentina Paris, da alcuni soci che hanno voluto augurarci buon viaggio di persona e da qualche familiare.
Già la mattina alcuni di noi si erano ritrovati in Sede Nazionale per aiutare negli ultimi preparativi Nicola Scalamogna, il nostro Team Manager, entrando subito appieno nella giusta atmosfera di collaborazione In aeroporto da subito una bella atmosfera di condivisione, affiatamento e : sarebbe andata via via crescendo giorno per giorno, per farci diventare, per citare uno dei miei compagni di avventura, quella cosa meravigliosa che non si può comprare: un gruppo di amici!
Intorno alle 23 arriviamo a Parigi, dove abbiamo fatto scalo ed incontrato e salutato alcuni componenti delle nazionali trapiantati francese e inglese.
Sabato 22 agosto:
Dopo totali 17 ore di viaggio, eccoci belli e riposati (?!?!) arrivare a Buenos Aires, accolti dal nostro connazionale che vive e lavora là Fabio Borroni, che ci aveva contattato già prima di partire tramite la Presidente di Trevisani nel Mondo, conosciuta in occasione dell’ultima partita della Nazionale Italiana Trapiantati di Volley nel luglio scorso. Fabio è diventato subito un caro amico, e ci ha accompagnati prima in un mini tour della bella capitale argentina, e poi, da buone forchette italiane, a cena con asado e altri tipi di carne locale, annaffiata con un buon Malbec. Dopo cena, tutti a nanna, perché Nicola ci aveva già convocati per le 8 della mattina seguente nella hall dell’albergo, pronti a partire per la destinazione finale, sede dei giochi: Mar del Plata.
P.s. Angelo e Georg non si sono visti arrivare le loro valigie, in aeroporto (le avremmo poi recuperate a Mar del Plata un paio di giorni dopo…), ed è subito iniziata tra noi una gara di solidarietà con dentifricio, k-way e altre cose di prima necessità.
Domenica 23 agosto:
Intorno alle 9, con circa un’ora di quel ritardo che abbiamo poi scoperto essere una costante degli orari “elastici” argentini, è arrivato il pullman messo a disposizione dal comitato organizzatore dei giochi che ci avrebbe portati a Mar del Plata. Abbiamo ritrovato amici delle nazionali tedesca e svizzera e di altre nazioni, e dopo circa 6 ore siamo arrivati a destino. Pochi minuti per metterci in divisa e prendere parte alla Cerimonia di apertura dei Giochi, non prima di aver incontrato il Console italiano a Mar del Plata, Marcello Curci, che avevamo contattato dall’Italia e che ci ha tenuto a venire ad accoglierci personalmente, condividendo i nostri scopi, e che ha espresso il desiderio di seguire alcune delle nostre gare. Subito dopo, siamo stati accompagnati alla sede della Cerimonia di Apertura: purtroppo solo 5 di noi hanno potuto sfilare nel parterre del palazzetto con la nostra bandiera, insieme al portabandiera Ermanno, ma dal parterre sentivamo forte l’abbraccio e il calore dei nostri compagni di squadra e dei nostri supporters dagli spalti.
Dopo i discorsi di benvenuto delle varie autorità intervenute, e un bello spettacolo di tango argentino, prima cena insieme, e poi tutti a nanna, per ritrovarci il mattino dopo ad iniziare freschi e riposati i nostri diversi impegni sportivi. In questa giornata abbiamo avuto il primo assaggio dell’affetto che unisce gli argentini alla nostra nazione: in tantissimi, dai membri dell’organizzazione, ai volontari, agli addetti ai trasporti, ci hanno salutato entusiasti, ricordandoci le loro origini italiane e chiedendoci notizie del nostro bel Paese. Così è stato per tutta la settimana: tutti si facevano in quattro per aiutarci e venirci incontro. Ma del resto, l’Argentina si è dimostrata Paese ospitale con tutti, pieno di gente entusiasta e disponibile, portata all’accoglienza e al dialogo.
Lunedì 24 agosto:
Da sempre il lunedì ai Giochi Mondiali è il giorno del volley. Quest’anno sapevamo di non poter schierare una squadra altamente competitiva quale è la nazionale trapiantati italiana di volley al suo completo, per problemi di lavoro, famiglia e impegno economico di molti dei nostri compagni. Non volevamo però mancare a questo appuntamento cui la squadra partecipa sin dalla prima edizione dei giochi che ha visto la presenza della nazionale italiana, nel 1997, ed abbiamo quindi chiesto, prima di partire, ad amici atleti trapiantati di altre discipline di darci una mano. Hanno aderito volentieri al nostro appello in diversi, e sono quindi scesi in campo sin dall’inizio del torneo Lucio e Federico, Giovanni, Carolina e Margherita, tutti veterani del volley, con a supporto Georg e Gabriele. Ci hanno poi raggiunto, dopo aver corso i 5 chilometri della Road Race (peraltro con ottimi tempi), Daniele ed Angelo. Il nostro girone non era dei più facili: Olanda (che ha poi vinto la medaglia d’oro) e Canada, ma, con tanto affiatamento e impegno, lottando e cercando di tirare fuori il meglio da ognuno di noi, siamo riusciti a vincere un set contro i canadesi, tra gli applausi dei nostri supporters e del pubblico. Lunedì è stato anche il giorno della petanque singolo, con la splendida medaglia d’argento della nostra Sonja. La prima medaglia di Sonja in assoluto, e la prima medaglia dell’Italia a questi mondiali: che orgoglio per tutta la squadra!
Martedì 25 agosto:
Il secondo giorno ha visto schierate due coppie di atleti italiani “veterani” alla petanque doppio: Giovanni e Daniele, Carolina e Margherita. Purtroppo entrambi i team sono stati eliminati subito, alla fase dei gironi, ma abbiamo conosciuto tanti amici tra gli argentini che erano venuti ad assistere, e ci siamo uniti ancora di più coi supporters e gli altri atleti che, non impegnati in loro gare, sono venuti a vederci. Nello stesso giorno, Sonja ha disputato il torneo di tejo singolo, lo sport nazionale argentino, conquistando un ottimo quarto posto. Ermanno e Lucio hanno corso invece la cronometro 5 chilometri: purtroppo, per quello che secondo noi è stata una disattenzione nella registrazione dei tempi, Ermanno è arrivato solo quarto, ma questo non lo ha affatto abbattuto, ed ha invece solo accresciuto in lui l’agonismo e la voglia di far bene il giorno dopo.
Il pomeriggio siamo stati deliziati (soprattutto i maschietti) da una sfilata di moda, con modelli di stilisti emergenti argentini: Gabriele ha sfilato con la nostra divisa, da vero professionista del settore!
P.s. Tutte le sere abbiamo preso l’abitudine di cenare insieme, festeggiando le medaglie e complimentandoci per le buone prestazioni di tutti, come fa una vera squadra unita e compatta. A seguire, riunione tecnica e organizzativa col team manager.
Mercoledì 26 agosto:
Il ciclismo è una disciplina che annovera tanti atleti trapiantati, ma ai mondiali, per le stesse ragioni esposte sopra per il volley, c’erano solo Ermanno e Lucio, grandi campioni di sport e di vita. Entrambi hanno corso la 20 chilometri su strada nella stessa categoria: Ermanno ha impostato una gara tecnica, e così Lucio. Piccola riflessione personale: mi riesce personalmente sempre impossibile seguire le gare di ciclismo, anche ai Giochi Nazionali Aned, perché di solito coincidono con le discipline che pratico io. Quest’anno, fortunatamente, ero libera, il mercoledì, e mi sembrava giusto andare ad incitare e sostenere i nostri due atleti. Il ciclismo è fantastico: questi atleti sono innamorati delle loro bici e sono legatissimi tra loro da questa sana passione! Bene, sul nastro di partenza, Ermanno e Lucio hanno potuto “sentire” con gli orecchi e l’anima tutta la partecipazione di chi era dietro le transenne a tifare per loro. Ermanno si è fatto i suoi primi giri nel mezzo del gruppo di testa. Aspettavamo con ansia che li passasse tutti, ma niente, stava lì a preparare il gran finale, quando a circa 300 metri dal traguardo ha battuto in volata il francese e l’inglese super favoriti. Che trionfo! Da quel momento abbiamo continuato a ripetere l’incipit di tante famose barzellette: c’erano un inglese, un francese e un italiano… Ed Ermanno proclamato ai microfoni Campeon del mundo! Tutti ad abbracciare i nostri eroi (Lucio ha guadagnato uno splendido e meritatissimo quinto posto), a fare foto con loro e la splendida medaglia d’oro portata a casa. Ma appena riposati un po’ dalla mattinata passata in piedi a fare tifo, ecco tutti i supporters e gli atleti liberi da impegni sportivi riversarsi in piscina a seguire le gare di nuoto. Ci era già giunta notizia del primo bronzo di Gabriele sui 50 delfino, cui si è poi aggiunto il bronzo sui 50 stile. Buona anche la performance di Lucio sui 100 stile.
Giovedì 27 agosto:
Una giornata tutta dedicata al nuoto. Tutti in piscina per vedere Gabriele aggiudicarsi le medaglie di argento sui 100 misti e di bronzo sui 100 stile, e il quarto posto nei 50 rana. Roberto ha vinto l’argento sui 200 misti e i 400 stile, e Carolina sui 50 stile. Buone le prestazioni di Giovanni e Lucio, rispettivamente…….
Venerdì 28 agosto:
Primo giorno dell’atletica, dove schieriamo Carolina con la marcia 3 chilometri (ottimo piazzamento), Margherita al lancio del disco (quarto posto) e getto del peso (quinto posto), Daniele e Angelo nei 1500 metri (rispettivamente nono e sesto posto), Federico ai 100 metri (sesto posto), Georg al salto in lungo (medaglia d’oro davanti alla Germania e alla Gran Bretagna) e Monia sui 400 metri (medaglia d’oro).
Ma il momento più bello della giornata è stato apprendere da un messaggio della nostra Presidente Valentina Paris che un nostro amico ciclista dializzato era stato trapiantato due giorni prima e stava bene: la gioia di tutti noi era tangibile e subito il nostro pensiero è andato ai prossimi Giochi Mondiali, dove l’avremo finalmente con noi! P.s. Altro momento emozionante della giornata è stato veder correre i 60 metri da una bambina canadese di circa 5 anni trapiantata di cuore, con il papà che l’aspettava sul traguardo… Mille macchine fotografiche e cellulari puntati su di lei, e tutte le nostre mani a battere forte per incitarla e farle festa!
Sabato 29 agosto:
Il secondo giorno dell’atletica si apre, alla presenza degli amici Fabio e Pedro Borin, con la marcia 5 chilometri di Angelo (quinto con un ottimo tempo), il lancio del giavellotto di Margherita (quarto posto). A seguire, quando arriva a vederci gareggiare il Console italiano, i 200 metri di Federico (secondo tempo in batteria e sesto in finale), di Georg (quarto posto, ad un soffio dal suo competitor olandese) e di Monja (medaglia di bronzo con una splendida rimonta sulla brasiliana).
La Cerimonia di chiusura che è seguita alle ultime premiazioni è stata impareggiabile: sbandieratori e majorette della città di Mar del Plata, unitamente alla consegna della bandiera dei Giochi alla delegazione di Malaga, dove si terranno i prossimi nel 2017. E poi… tutti in fretta a prepararsi per la cena di gala! Dopo la presentazione di tutti i team managers e la lotteria con in palio alcuni quadri messi a disposizione da alcuni artisti argentini (e anche qui l’Italia è uscita vincitrice aggiudicandosene uno!), arriva purtroppo il momento dei saluti finali. Tanta tristezza nel lasciarsi, ma con la speranza di rivederci fra due anni ai mondiali e presto nei tanti impegni sportivi di ognuno di noi.
Domenica 30 agosto:
Partenza alle ore 2 di notte col pullman per Buenos Aires. Un’avventura… Abbiamo terminato il carburante a una cinquantina di chilometri dall’aeroporto, ed abbiamo aspettato per un’oretta buona che ci portassero con le latte il pieno in strada… Finalmente in aeroporto, dopo 8 ore di viaggio e ancora tanti controlli, ci imbarchiamo sul nostro aereo. Le tante ore di volo (peraltro rese indimenticabili da continue turbolenze…), sono passate però velocemente, ricordando i momenti belli della nostra avventura e continuando a scherzare e sentirci uniti tra noi come non mai.
Il nostro Nicola ha fatto presente che sull’aereo era imbarcata la Nazionale Italiana Trapiantati: in tanti ci hanno chiesto notizie ed informazioni, e si sono interessati alla nostra attività di promozione della donazione degli organi anche tramite lo sport.
Lunedì 31 agosto:
Eccoci arrivare a Roma, la mattina presto, e poi ripartire alla volta di Milano. Ritirate le valigie, tra qualche lacrimone, ci siamo salutati, per le nostre rispettive destinazioni finali.
Che belle giornate! Che bel clima tra noi! Tanti cari amici ritrovati, nuovi appena conosciuti ed amicizie rinsaldate e rafforzate! Eccoci qua, ricaricati e ancora più grintosi che mai, con sempre nel cuore i nostri amici che ancora attendono il dono che noi abbiamo già ricevuto e che ci ha permesso di vivere questa emozionante avventura.
Soprattutto per celebrare i nostri donatori e dare speranza a chi ancora attende, continuiamo su questa strada, a testimoniare con la nostra esistenza e con lo sport che il trapianto è vita e che donare gli organi (e sangue e tessuti) è il più grande gesto di amore che un essere umano possa fare.
P.S. A Milano non è arrivata la valigia di Nicola e la bici di Ermanno. Dopo qualche giorno, anche quest’ultima ansia è scomparsa, perché sono state riconsegnate sane e salve!!!