10 marzo, Giornata Mondiale del Rene, screening gratuito per la prevenzione a Teramo

ANED, Associazione Nazionale Emodializzati dialisi e Trapianto ONLUS, si impegna da oltre quarant’anni a far conoscere la patologia dell’IRC (Insufficienza Renale Cronica) e a promuovere la prevenzione e la cura attraverso campagne di informazione, convegni a livello regionale e nazionale.

Nella Giornata Mondiale del Rene ad Aned preme ricordare che nella Provincia di Teramo si stima che i soggetti in età adulta con insufficienza renale cronica siano oltre 20.000 e quelli attualmente sottoposti a trattamento dialitico circa 201, per questo si fa promotrice di una importantissima iniziativa della Asl di Teramo e del Reparto Nefrologia e Dialisi.

Nella giornata di giovedì 10 marzo, grazie al Direttore Dott. Luigi Amoroso e all’intera equipe medico-infermieristica, presso il reparto di U.O.C di Nefrologia e Dialisi, nell’ambulatorio di Nefrologia sito al 1°piano del 2° lotto dell’Ospedale Mazzini di Teramo, dalle ore 10.00 alle ore 17.00 si potrà essere sottoposti ad uno screening gratuito e senza appuntamento; chiunque potrà partecipare a questa iniziativa.

Verrà valutata la presenza dei fattori di rischio per lo sviluppo di malattie renali, verrà spiegata l’importanza della prevenzione, saranno fornite le informazioni su come scoprire precocemente la presenza di una malattia renale ed alcune buone regole per difendere i nostri reni.

L’insufficienza Renale Cronica è una malattia con una crescita drammatica e, con un anno di esperienza sulle spalle, oggi sappiamo che il Covid-19 può lasciare il segno anche sui reni; un aspetto da non trascurare, visto che una delle evoluzioni più temute del Covid-19 è rappresentata proprio dall’insufficienza renale, considerata un’insidia in grado di mettere a repentaglio la vita dei pazienti, già indeboliti da giorni o settimane trascorsi facendo i conti con la polmonite interstiziale.

Per questo la diagnosi precoce , la prevenzione ed il ritardo della progressione sono fondamentali affinché gli operatori sanitari possono individuare in pochi passi un eventuale nefropatia e concertare gli eventuali cambiamenti dello stile di vita.

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