Emergenza covid-19 a Palermo, ANED Sicilia chiede tutele per i pazienti dializzati

Pubblichiamo il testo integrale della lettera inviata nei giorni scorsi dal Comitato Regionale ANED Sicilia al Presidente Musumeci ed all’Assessore alla Salute della Regione Sicilia, a firma del Segretario Dott. Belluomo e del Presidente ANED Dott. Vanacore.

Egregio Presidente, egregio Assessore, l’attuale situazione epidemiologica scaturita dalla diffusione della SARS-CoV-2 nel nostro paese, ci ha visto sin dal primo momento impegnati e vicini alla popolazione nefropatica che rappresentiamo da quasi 50 anni.


La condizione di particolare fragilità di chi è costretto al trattamento dialitico sostitutivo ci pone di nuovo di fronte all’esigenza di intervenire, per chiederVi chiarimenti in merito allo stato dei contagi e delle misure adottate presso il Reparto Covid di Nefrologia dell’Ospedale Cervello.

Nel continuo e costante monitoraggio delle condizioni in cui versano le nostre dialisi pubbliche e private siciliane, con una ben nota prevalenza di quest’ultime rispetto alle prime, abbiamo avuto informazioni della difficile condizione in cui versano i soggetti in dialisi contagiati dal virus, a Palermo e provincia, e delle difficoltà numeriche in cui versano i sanitari, in questa emergenza molto più dura ed estesa rispetto alla prima “ondata”.

Una situazione che di fatto ha paralizzato la nefrologia dell’Ospedale Cervello, all’interno di una emergenza che spesso dimentica una ruotine fondamentale per tutti i pazienti in MRC e portatori di trapianto renale, i quali necessitano lo stesso di controlli ambulatori continui e ripetuti.


Sappiamo che i posti “tecnici” per dialisi (postazioni attrezzate per poter effettuare il trattamento dialitico) e gli spazi nei quali sono collocati, sono in numero
predefinito e spesso insufficienti a dover fronteggiare l’aumento della richiesta di trattamenti e in particolare dei trattamenti da erogare in condizioni di isolamento.

Come Associazione dei pazienti e dei familiari chiediamo un intervento immediato per salvaguardare la capacità di cura delle nefrologie, che non è possibile ricondurre unicamente alla dialisi. Una sottovalutazione spesso presente negli atti di programmazione sanitaria che deve essere opportunamente valutata dai diversi attori del sistema.

La pandemia in corso fa emergere la necessità di avere robuste reti territoriali di cura, capaci di garantire la prevenzione e nel percorso di cura, valorizzare anche le cure domiciliari e la telemedicina. Chiediamo un intervento efficace per la fase di emergenza e un impegno per il futuro.

Nel contesto attuale di urgenza, anche per consentirci di agire come partner credibili delle istituzioni e per valorizzare il rapporto con pazienti e familiari chiediamo di conoscere:


il numero ufficiale dei soggetti, dializzati e trapiantati, contagiati;


la condizione generale delle dialisi private, la quota di contagi che proviene dai centri privati accreditati ed i percorsi che avete attivato con esse per far fronte a questa nuova fase;


i protocolli adottati per tutelare i pazienti in dialisi ed i relativi sanitari sottoposti ad una situazione di particolare stress;


se ritenete adeguata la dotazione del personale presso il Reparto di Nefrologia dell’Ospedale Cervello, in un momento di emergenza come quello attuale.


Abbiamo inoltre appreso di alcune difficoltà con i trasporti dei dializzati non ospedalizzati. Riteniamo estremamente importante la questione dei trasporti, perché possibile ed ulteriore elemento di contagio per la “nostra” popolazione fragile.

Chiediamo massima sanificazione dei mezzi, utilizzo di DPI adeguati e personale sottoposto a più stringenti controlli.


Per tutto quanto sopraesposto Vi chiediamo un terreno di confronto con le modalità che vorrete attivare.

18/11/2020

Cordiali saluti

Dott. Giuseppe Vanacore, Presidente nazionale ANED

Dott. Fabio Belluomo, Segretario regionale ANED Sicilia

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