Lecco, la Domenica di ANED per informare e sostenere i pazienti

Dopo 5 anni di lontananza, dovuta principalmente alla crisi data dalla Pandemia, ANED e l’Ospedale A. Manzoni di Lecco si sono incontrati di nuovo per una Domenica di ANED.

Le Domeniche di ANED sono un evento aperto a pazienti e famigliari per informare e condividere insieme le conoscenze sulle malattie renali, sulla dialisi e sul trapianto, basandosi sul contatto diretto con il Personale del Reparto.
I pazienti hanno, così, la possibilità di conoscere il lavoro del Personale che si occupa di loro, le difficoltà e i punti critici, tanto sulla malattia, quanto sul lavoro quotidiano di medici e infermieri; un’opportunità basata sul coinvolgimento attivo nel percorso di cura per le persone interessate da malattie renali, per i familiari di coloro che vivono tale disagio, per il Personale impegnato nei centri di dialisi, per i trapiantati che affrontano un nuovo percorso di vita e, ultimo ma non meno importante, per creare un momento di condivisione e convivio che rinforza il sentimento del “non essere soli” che troppo spesso i pazienti si ritrovano a vivere.

All’Iniziativa hanno partecipato più di 50 pazienti e familiari, la Giornata è stata organizzata dai delegati di Lecco, Ivan Limonta e la Dr.ssa Elisabetta Cimadoro, in collaborazione con i Medici del Reparto di Nefrologia e Dialisi, il Personale Infermieristico, il Presidente di ANED Giuseppe Vanacore e la Segretaria del Comitato Regionale ANED Lombardia Teresa Siclari.

La corretta informazione è fondamentale in ogni stadio della malattia, perché il paziente possa acquisire e mantenere le risorse indispensabili per gestire la sua vita ed essere protagonista del proprio stato di salute.

Con il Personale dell’Ospedale di Lecco, si è così avuto modo di parlare di:

  • alimentazione, parte integrante nel percorso di cura e sempre cruccio per i pazienti che, nonostante debbano nutrirsi in maniera corretta e completa, hanno necessità di capire come organizzare i pasti nonostante le molte limitazioni e restrizioni;
  • importanza dei controlli ematici, i quali ci suggeriscono anche se mangiamo a sufficienza e bene oltre che a darci un quadro di come la terapia dialitica stia lavorando al meglio. Il paziente o famigliare deve imparare a capire i valori corretti ed a correggere quando e quanto possibile le abitudini che portano rischi per la salute;
  • importanza delle visite mediche programmate, dove, oltre al controllo della terapia farmacologica, si raccolgono le criticità del paziente, fisiche e/o psicologiche, per trovare poi le strategie migliori commisurate alle caratteristiche personali;
  • importanza del rispetto delle terapie mediche, dialitiche, farmacologiche e della conoscenza dei diritti e doveri per star meglio, sia in sala dialisi, sia in condivisione con altre persone che fuori.

La mattinata è terminata con un buonissimo pranzo in compagnia e i pazienti hanno esplicitamente chiesto di poter ripetere una simile esperienza, in grado di arricchire la conoscenza e definire insieme il miglior modo di proseguire questo percorso insieme.

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