Lettera della Segretaria Regionale Umbria, Laura Ciacci, ai soci ANED per rassicurarli in questo periodo di grande difficoltà di emergenza sanitaria.
«In questo periodo di pandemia – sottolinea Laura Ciacci, Segretario del Comitato Regionale ANED Umbria – come associazione ci siamo trovati ad affrontare la necessità di garantire una maggiore tutela per i nostri 1.200 pazienti, per l’esattezza 800 in emodialisi e dialisi peritoneale e 400 trapiantati. C’è stata una costante sinergia tra le strutture di nefrologia delle Aziende Sanitarie ospedaliere e territoriali, gli undici Centri di Emodialisi presenti nel territorio regionale e il Centro Trapianti di Perugia, al fine di garantire il minor disagio possibile ai pazienti. In particolar modo agli emodializzati, la fascia più debole in quanto costretti a recarsi in ospedale almeno tre volte a settimana per essere collegati alla macchina che consente loro di sopravvivere attraverso la sostituzione della normale funzione renale».
«Tutti hanno dovuto sopportare dei sacrifici – prosegue il Segretario Ciacci -, in particolar modo i pazienti della Media Valle del Tevere, si sono trovati a pagare il prezzo maggiore dopo la necessaria scelta della Regione di convertire la struttura in ospedale COVID-19. Queste persone hanno dovuto spostarsi presso l’ospedale di Perugia (il più vicino al centro di Pantalla), in un terzo turno serale, che ha stravolto la routine a cui erano abituati, con uno stress psicofisico notevole. Accedere al terzo turno ha significato uscire di casa intorno alle ore 17 per farvi rientro non prima della mezzanotte. Il Comitato ANED è sceso in prima linea per garantire a tutti i dializzati del territorio la massima sicurezza, chiedendo con forza all’Assessore alla Salute Luca Coletto, ed al Direttore Generale della Salute e Welfare Claudio Dario, la predisposizione di piani di emergenza e la previsione di un coordinamento nefrologico all’interno della task force regionale».
«Mi rivolgo ai dializzati della Media Valle del Tevere: non siete soli! – sottolinea Laura Ciacci – Come ben sapete tutto ciò è dipeso da una forza maggiore, un virus invisibile che ha imposto a tutta la popolazione di fare le scelte più idonee al fine di garantire la massima sicurezza. Ancora più necessario è adottare regole ferree per tutti i malati nefropatici, i più fragili tra i fragili. Ora siamo all’inizio della Fase 2, e già abbiamo avuto assicurazioni relativamente alla riapertura nei prossimi giorni del Centro di Emodialisi dell’ospedale di Pantalla. Attendiamo l’evolversi della situazione, per poter riprendere le abitudini e gli orari, che per un dializzato sono importanti per non avere un crollo fisico e mentale. Vi esprimiamo tutto il nostro riconoscimento, perché è stato un sacrificio notevole. Ora speriamo che tutto possa essere lasciato alle spalle con serenità. Vorrei cogliere l’occasione – conclude il segretario regionale – per esprimere la nostra più profonda gratitudine a tutto il personale infermieristico e medico, agli OSS, agli operatori che garantiscono i trasporti dei malati e le pulizie di tutte le strutture, per essere sempre in prima linea, dimostrando professionalità nei confronti dei nostri fratelli dializzati e trapiantati».