In arrivo la Scheda Nefrologica, un nuovo strumento rivolto a medici di famiglia, internisti, diabetologi e altri professionisti sanitari, utile a favorire il rinvio tempestivo ai nefrologi per la diagnosi precoce di malattia renale cronica e relative complicanze, tra cui l’anemia. L’iniziativa è nata dal confronto tra i rappresentati dei medici e dei pazienti e rientra nel progetto KAN (Kidney Anemia Network), ideato e gestito da ISHEO, e realizzato con il contributo non condizionante di Astellas Pharma S.p.A.
ANED ha partecipato al gruppo di lavoro, portando la voce dei pazienti in relazione all’importanza della prevenzione e della diagnosi precoce.
“I reni non si fanno sentire, ma non per questo bisogna trascurarli, perché la malattia renale è praticamente asintomatica – sottolinea il Presidente ANED, Giuseppe Vanacore. – Per l’individuazione della malattia renale, anche per la parte di popolazione a rischio, non sono previsti screening di massa. Sarebbe invece possibile e utile farlo, se solo si puntasse alla programmazione sanitaria partendo dai dati epidemiologici. Si scoprirebbe che circa l’8% della popolazione ultracinquantenne è a rischio, o è già interessata da forme di malattia renale. Del resto, i costi in questo caso non sarebbero un impedimento, dato che per individuare delle anomalie renali è sufficiente un banale esame delle urine e un controllo dell’emoglobina, in particolare della creatinina. La scheda proposta con il progetto KAN potenzialmente potrebbe concorrere a colmare le lacune esistenti con il risultato straordinario di guidare il paziente in un percorso di cura tempestivo e adeguato alla sua condizione”.
La Scheda Nefrologica si configura come uno strumento operativo realmente applicabile nella pratica clinica, utile all’identificazione del rischio e a stabilire un sistema di referral appropriato al nefrologo per implementare la diagnosi precoce di della Malattia Renale Cronica e sue complicanze, come l’anemia. La prospettiva è quella di contribuire a rafforzare la collaborazione multi-stakeholders per promuovere la diagnosi precoce e l’ottimizzazione del percorso di presa in carico del paziente, diminuendo e provando a superare gli ostacoli ad oggi rappresentati da late referral e inerzia clinica.