Con il termine “Attività Fisica Adattata” (A.F.A) si indica tutta una serie di attività che comprende l’Educazione Fisica, le discipline sportive, la Riabilitazione Funzionale e le Scienze Motorie al servizio delle persone con difficoltà fisiche legate alle condizioni di Salute.
Lo studio e la ricerca nel campo delle A.F.A. dimostrano, infatti, che la pratica di attività fisiche porta ad un miglioramento in tutte aree funzionali: motoria, psicologica, sociale, affettiva. Attraverso lo sviluppo e l’ottimizzazione delle capacità residue della Persona con necessità specifiche legate a patologie croniche o disabilità, si arriva ad un incremento del grado di mobilità e autonomia personale, necessari per la promozione del Benessere Psico-fisico e la partecipazione alla vita sociale.
I dati dell’annuario ISTAT 2020 riferiti all’anno 2019 evidenziano come, in ambito sanitario, gli operatori del settore promuovano uno stile di vita attivo tra i malati cronici solo nel 39% dei casi, spesso a causa degli elevati costi che l’A.F.A. avrebbe per queste persone. Per questo anche nelle ASL vi è una crescente richiesta di percorsi di prevenzione e promozione della Salute organizzati in un contesto non sanitario (da distinguere, quindi, dai percorsi di Fisioterapia e Riabilitazione), fruibili e sostenibili nel tempo, a cui i pazienti possano essere indirizzati allo scopo di supportare e/o sostituire le terapie farmacologiche.
Il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha quindi vagliato un nuovo decreto, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale, mirato al sostegno economico delle persone che ricorrono all’A.F.A., chiamato “Bonus Attività Fisica Adattata“. Il Bonus prevede un Credito d’Imposta da portare in detrazione l’anno successivo alla data di riferimento delle fatture di pagamento.
IL DECRETO STABILISCE LE DIRETTIVE DI ACCESSO ED EROGAZIONE DELLA MISURA, ECCO QUALI SONO:
Il Bonus si rivolge alle persone fisiche che hanno affrontato spese per attività fisiche adattate tra il 1° gennaio e il 31 dicembre 2022. Le risorse stanziate per il contributo sono di 1,5 milioni di euro per l’anno in corso e la richiesta dovrà avvenire telematicamente avvalendosi del portale dell’Agenzia delle Entrate. Il termine ultimo per l’inoltro delle domande verrà stabilito dall’ente e dovrà essere comunicato entro 90 giorni dall’entrata in vigore del Decreto. Nell’istanza che i contribuenti presenteranno occorrerà indicare l’importo della spesa soggetta ad agevolazione effettuata nel 2022 per l’A.F.A. Sarà l’Agenzia delle Entrate a determinare, poi, la percentuale della spesa sostenuta da ogni richiedente che verrà riconosciuta come credito d’imposta. Il calcolo terrà conto del rapporto tra l’ammontare delle risorse stanziate e l’ammontare totale delle spese ammesse indicate nella domanda. Infine, segnaliamo che il credito non è cumulabile con altre prestazioni di natura fiscale riguardanti spese della stessa natura.
Il vaglio di questo Decreto è sicuramente una grande notizia per tutte quelle persone che, a causa degli ingenti costi che l’A.F.A. comporta, si trovano costrette a rinunciare a dei percorsi che sarebbero fondamentali per la propria salute.