ROMA, 15 aprile 2021 – L’azienda farmaceutica Biotest Italia ha donato 100.000 euro da destinare alle attività di sostegno dei pazienti, attraverso l’azione delle associazioni della rete trapianti, di cui ANED fa parte. L’azienda ha, inoltre, istallato il Lego Wall “Be a donor. Be a hero” dell’artista Ale Giorgini, che rappresenta simbolicamente il valore della donazione, all’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma.
Proprio qui, nella cornice del Castello dei Giochi, si è svolta la presentazione delle attività che le associazioni ANED, ACTI, AITF e LIFC hanno portato avanti – e implementeranno ulteriormente – a favore dei soggetti fragili durante la pandemia da Covid-19. Le persone trapiantate, o in attesa di trapianto, hanno infatti riscontrato diverse problematiche nel corso di questo anno: dal reperire i dispositivi di protezione individuale (Dpi), all’impatto sul processo di donazione degli organi, alle criticità dei centri per i follow-up. Istanze segnalate anche dalle associazioni di pazienti.
Ha preso parte all’evento, in rappresentanza di ANED, ACTI e AITF, il Dott. Paolo Carletti, Segretario del Comitato ANED Lazio. “In questo terribile anno di pandemia, purtroppo ancora in corso, – ha sottolineato il Segretario Carletti – abbiamo fornito: supporto materiale, recapitando a domicilio dei nostri associati dispositivi di protezione; sostegno psicologico, mediante l’attivazione di uno numero verde telefonico; e un supporto giuridico organizzativo, aiutandoli a prenotare i vaccini non appena sono stati resi disponibili, ovvero consigliandoli e sostenendoli nelle diatribe con i datori di lavoro, rispetto alle assenze garantitegli dalla normativa emergenziale.”
Nonostante l’emergenza, ANED non ha smesso di continuare il suo lavoro a favore della cultura della donazione di organi, la via maestra per un mondo senza la dialisi.
“Lo scorso anno – ricorda il Segretario Carletti – come ANED abbiamo pubblicato una Guida per la donazione di rene da vivente. Secondo uno studio britannico, dopo 10 anni, la funzionalità del rene trapiantato da vivente è dell’82% rispetto al 75% di quella da donatore deceduto. Riteniamo, quindi, assolutamente prioritario avviare un percorso di formazione tra gli operatori sanitari, che li renda capaci di comunicare e correttamente informare il paziente sulla straordinaria utilità ed efficacia del trapianto. Formazione, quindi, a beneficio indiretto della platea dei pazienti affetti da queste patologie, ma anche informazione, destinata all’intera popolazione e in particolare ai giovani.