Dialisi domiciliare: a Tor Vergata un incontro dedicato ai pazienti e caregiver

“Obiettivo fondamentale dei sistemi di cura della cronicità è quello di mantenere il più possibile la persona malata al proprio domicilio e impedire o comunque ridurre il rischio di istituzionalizzazione, senza far ricadere sulla famiglia tutto il peso dell’assistenza al malato.”

Era il 15 settembre del 2016 e, con queste parole, il Piano Nazionale Cronicità introduceva le prime linee guida per le cure domiciliari dei pazienti cronici, come i dializzati.

Il tema ha assunto, negli anni della pandemia da COVID – 19, una tale rilevanza che il 22 aprile 2021 il Ministero della Salute ha ribadito questo indirizzo emanando la circolare “Prevenzione COVID-19: implementazione dialisi domiciliare e peritoneale per i pazienti attualmente in emodialisi extracorporea”.

Nella circolare Il Direttore Generale della Prevenzione Sanitaria del Ministero “sottolinea […] l’importanza, ai fini del benessere del paziente, della emodialisi domiciliare e peritoneale ed invita gli Assessori […] a incrementare il ricorso all’emodialisi domiciliare e peritoneale, previo percorso di educazione terapeutica”.

Le nuove “Indicazioni nazionali per l’erogazione di prestazioni in Telemedicina” e i fondi europei che saranno introdotti, secondo quanto indicato dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), rappresentano un’occasione unica per realizzare questo nuovo modello di “sanità connessa”, in cui un ruolo fondamentale viene giocato dalla Telemedicina.

In questo contesto, la giornata organizzata il 9 marzo, presso il Policlinico Tor Vergata a Roma, rappresenta un valido strumento di informazione dei pazienti sulle possibilità offerte dalla dialisi domiciliare e un momento di confronto con i sanitari.

ANED storicamente si è battuta perché tutti i pazienti avessero un posto in dialisi il più vicino possibile a casa. – commenta il Segretario Regionale del Comitato ANED Lazio, Dott. Paolo Carletti, che parteciperà come relatore all’evento – In questo quadro la dialisi domiciliare rappresenta, quando le condizioni cliniche e di compliance lo permettono, l’opzione migliore in termini di qualità della vita del malato e di sostenibilità del sistema sanitario. Per questo, insieme ai medici e alle Istituzioni, stiamo lavorando perché la dialisi domiciliare, peritoneale ed emodialisi, venga intesa dai medici e dai pazienti come una reale possibilità terapeutica e che venga impiegata maggiormente nei nostri territori”.

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