Il 62esimo Congresso SIN e il futuro della lotta alla malattia renale cronica

Al Palacongressi di Rimini, da martedì 5 ottobre a sabato 9, si è tenuto il 62esimo Congresso Nazionale della SIN, la Società Italiana di Nefrologia. L’evento è tornato alla sua forma classica dopo la forzata pausa del 2020, quando si era svolto esclusivamente online a causa del concomitante insorgere della seconda ondata di COVID.

Visto il contesto epidemiologico che ancora viviamo, i temi centrali del Congresso hanno riguardato l’impatto del COVID sulle persone che soffrono di malattie renali o che sono state sottoposte a interventi di trapianto di reni. Sulla base delle indagini presentate, dializzati e trapiantati sono una categoria altamente a rischio: in questi pazienti, infatti, si registra una mortalità da COVID di 10 volte superiore rispetto alla media nazionale (26% contro 2,4%, considerando il tasso corrente). Il rischio è maggiore non solo per l’insorgere della malattia nella sua forma più grave, ma anche nel contrarre il virus in sé. In più incontri si è ribadita la necessità di arrivare alla totale copertura vaccinale dei dializzati e trapiantanti ed è stato, quindi, giudicato positivamente l’avvio della somministrazione della terza dose per le categorie di malati più fragili.

A destra il Dr. Stefano Cusinato, primario di nefrologia e dialisi a Borgomanera, insieme al Dr. Giuseppe Rombolà, Presidente di SIN Lombardia

Non si è parlato solo di COVID. Durante le sessioni del Congresso sono state presentate diverse innovazioni in campo medico, a partire dalla sperimentazione della terapia cellulare nell’ambito del trapianto. fino all’utilizzo dei farmaci contro il diabete per rallentare la progressione della MRC. Relatori e ricerche hanno anche colto le ripercussioni del climate change sulla salute dei reni, ormai evidenti, e sulla necessità che le terapie di dialisi e trapianto diventino più eco-friendly. Uno degli eventi più attesi è stata la presentazione, per la prima volta in Europa, delle nuove linee guida KDIGO relative alla gestione della MRC, alla quale elaborazione la SIN ha dato il suo contribuito.

Un approccio multidisciplinare ed inclusivo quello adottato dalla SIN per il Congresso, con eventi congiunti con società scientifiche e mediche esterne, quale ad esempio la Società Italiana di Malattie Infettive e Tropicali.

ANED è stata presente tutti i giorni della kermesse con dei propri delegati. L’evento è stato ben partecipato, anche da molti neo laureati in medicina e specializzandi.

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