Il Comitato Aned Lombardia denuncia la grave situazione del trasporto dializzati sul territorio regionale.

Comunicato del Comitato Regionale Aned Lombardia

GRAVE SITUAZIONE  DEL TRASPORTO DIALIZZATI SUL TERRITORIO REGIONALE DELLA LOMBARDIA!

Il mancato rinnovo delle convenzioni con le società o associazioni di trasporto più qualificate sta producendo gravi disservizi: trasporti multipli non rispettosi dei limiti stabiliti dalla Regione attualmente operanti; anticipo e posticipo degli orari di trasporto dei pazienti anche di due o più ore; malati lasciati soli presso le strutture di dialisi in attesa dell’apertura dei servizi; ingiustificati rimproveri ai pazienti da parte di infermieri e medici per ritardi causati invece dal vettore; casi di infortuni (fratture) di pazienti dovuti a imperizie del personale dei vettori; comportamenti discutibili – e probabilmente al limite della legalità – di richieste ai pazienti di somme o indebite sollecitazione ad aderire ad associazioni ed a sottoscrivere il 5×1000.

La situazione e’ giunta al limite della sopportabilità, con evidenti problemi di sicurezza dei malati dializzati.

Serve rammentare che i pazienti cronici in trattamento dialitico sono mediamente anziani ed in condizioni di precaria salute; questi disservizi – in particolare le lunghe attese – comportano ulteriore e supplementare sofferenza in persone già duramente provate dalla malattia, specialmente dopo il trattamento dialitico, che induce stanchezza e ipotensione.

Paradossalmente, si rilevano criticità ampiamente superiori alla soglia fisiologica dopo la promulgazione delle nuove regole che promuovono – ahinoi solo sulla carta – una generale razionalizzazione dei trasporti per i dializzati in Lombardia.

Aned è intervenuta nei confronti dell’Assessore al Welfare e degli altri responsabili chiedendo un intervento immediato.

Perche’? Esiste il sentore concreto che il prossimo giugno, a fronte della scadenza di altre convenzioni, la situazione potrebbe ulteriormente peggiorare in tutto il territorio regionale.

A tutt’oggi non è dato sapere se vengano effettuati regolarmente i controlli previsti dalla normativa.

Per tutti questi motivi, per rispondere giustamente alle numerose segnalazioni provenienti da pazienti appartenenti alla generalità delle Province della Lombardia, chiediamo alla Regione di prendere atto con urgenza della situazione, che lede i diritti dei trasportati in dialisi.

Non si tratta di una infondata protesta e per questo avanziamo, considerata la quarantennale esperienza di Aned al fianco dei malati di rene, precise proposte:
• L’immediata messa in atto di azioni correttive che ristabiliscano una dignitosa prestazione del servizio trasporto dialisi.
• Una sistemazione stabile in tutti i territori che assicuri almeno le garanzie minime previste dalla normativa vigente.
• Il rinnovo delle convenzioni, con i necessari adeguamenti anche tariffari, per garantire un servizio trasporto dialisi di qualità

Quanto denunciato è la fedele rappresentazione della realtà, raccontata e denunciata da decine e decine di pazienti.

Se il silenzio dell’Assessore dovesse continuare, oltre alla dovuta denuncia sociale procederemo anche con azioni legali per rispondere alle legittime sollecitazioni dei pazienti nostri associati e per assicurare il corretto esercizio di un diritto fondamentale di tutti i pazienti dializzati e della loro sicurezza.

Comitato Regionale Aned Lombardia

Milano, 6 giugno 2017

 

 

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