Ministero della salute, Aifa, l’ Istituto Superiore di Sanità e Consiglio Superiore di Sanità hanno formulato l’indicazione a tutte le Regioni di procedere al secondo richiamo (quarta dose) per tutte le persone che hanno compiuto 80 anni, per le persone ospiti delle RSA e per tutte le persone fragili, tra le quali i malati nefropatici dializzati e tutte le persone trapiantate di organo. La decisione segue il pronunciamento di Ema e la riunione della Commissione Tecnico scientifica di Aifa che ha dato il via libera.
Più nello specifico è utile evidenziare che, stante le decisioni ministeriali, la quarta dose esclude i soggetti che hanno contratto l’infezione dopo la somministrazione della terza dose.
Un altro aspetto significativo della circolare riguarda la tempistica: si raccomanda la somministrazione della quarta dose con vaccini mRNA, nei dosaggi autorizzati con la terza dose, rispettando l’intervallo temporale minimo di 120 giorni dalla terza dose stessa per la popolazione interessata.
Viene sottolineato in particolare la priorità della quarta dose in tutti i soggetti immunodepressi, per cause legate alla patologia di base, come la dialisi, o a trattamenti farmacologici immunosoppressivi, come nei trapiantati di organo solido.
Le condizioni di elevata fragilità nei soggetti di età uguale o superiore ai 60 anni comprendono, tra le altre: malattie respiratorie, malattie cardiocircolatorie, malattie epatiche, malattie cerebrovascolari, fibrosi polmonare, e malattie respiratorie che necessitano di ossigenoterapia. Per una lettura completa si rinvia alla circolare.
Attenzione: in ogni caso rivolgersi per procedere alla vaccinazione della quarta dose al proprio medico curante.