Nell’Introdurre la relazione del bilancio sociale il Segretario asserisce:
“Sulla copertina del bilancio sociale c’è l’immagine di una barca a vela in navigazione, tutte le persone che sono a bordo sono impegnate, ognuno con il proprio compito e conoscenze, a farla andare al meglio. è per questo che la barca fila liscia sull’acqua, perché fare squadra garantisce risultati migliori.
La metafora della barca a vela rende bene l’idea di come possa essere considerato un comitato. Dobbiamo pensare ad esso come ad un collettivo di persone che si mettono in gioco (ognuno sfruttando il proprio talento e le proprie attitudini) per raggiungere un risultato comune. Ogni membro del team deve impegnarsi e dare il meglio di sé. La vittoria più bella sarà la conclusione di un’azione ben architettata, che si è avvalsa del contributo di tutti.
Il Comitato quest’anno “ha navigato bene” visti i buoni risultati ottenuti.
Siamo finalmente in grado di monitorare i centri dialisi di tutte sette le province del Veneto”
A conclusione dei lavori, l’assemblea ha appoggiato ad unanimità il programma per l’anno 2019 che si riassume in tre punti cruciali.
“E’ di primaria importanza riuscire, non solo a monitorare i centri dialisi del Veneto, ma avere occhi ed orecchi negli ambulatori nefrologici. E’ necessaria la presenza di ANED fuori dai centri, fuori dagli ospedali. È fondamentale creare una rete in tutto il Veneto e, come una rete, essere conosciuti in ogni ambito affinché le persone possano contattarci e avvicinarsi all’Associazione per non sentirsi sole nella malattia.” afferma il Segretario Regionale.
“La vita di chi soffre di una malattia cronica è di una complessità che, inevitabilmente, condiziona il comportamento e le relazioni con i familiari, lo staff curante, gli amici… Sono numerosi i lavori pubblicati che evidenziano una difficoltà relazionale tra medici-infermieri e il paziente cronico. Difficoltà che derivano da “aspettative” professionali non “soddisfatte”..
Per questi motivi, è attuale l’esigenza di aprire a più operatori il nostro percorso di formazione certificato dal titolo: “dialisi e trapianto, la relazione con il malato cronico nefropatico. difficoltà ed opportunità”, affinché vengano acquisite le conoscenze sulle dinamiche interpersonali nell’assistenza ai nostri malati. “ Continua, Mario Benetti
“Ritengo utile, inoltre, proseguire ad investire nella formazione dei componenti il comitato e dei delegati per una migliore competenza, qualificazione e professionalità. Non si tratta di creare dei professionisti ma certamente di garantire alla persona in difficoltà, che chi lo avvicina, possieda oltre alla disponibilità una preparazione di base adeguata.” Conclude il Segretario Regionale.
Di seguito alcuni momenti dell’Assemblea