Ti voglio bene

Poesia della quinta edizione del concorso Nazionale “Quirino Maggiore” di Narrativa, Poesia e Fotografia in Nefrologia, Dialisi e Trapianto.

Opera di Matteo Trono, 2° classificato, sezione poesia, categoria operatore.

A te,
che non importa di essere piuma brutalmente spennata
se poi soffiata nel mondo dal vento,
o di essere foglia di un rovo spinoso
tritata dagli scarponi del contadino
ma solo e soltanto una foglia;
Al tuo essere trasformazione, evoluzione e progresso
in quella che t’invidio come irriverente libertà,
Al tuo io
che non trova significato uguale nel vocabolario
perché il tuo è nella parola “galassia”,
ai raggi simili alla ruota della mia bicicletta
che infondi
trapassando pure lo spirito di una formica,
al tuo ridere di gusto sui torti, l’infamia o la sconfitta,
all’eterno riposo della tua rassegnazione,
alla delicatezza del tuo richiamare all’ordine,
alla tua umidità di notte e alla secca rugosità di un manoscritto antico di giorno,
al tuo lavare il bucato a mano per non far rumore,
ai pesci che nell’acquario paiono sorridere come te,
alla tua fedeltà quasi canina
e a quel tiramisù scomposto,
agli U2 con cui ti svegli sognando
alla tua attesa di ritornare germoglio –
Tu – pianta caducifoglie
ma cordialmente perenne,
vanno tre mie parole:
Ti voglio bene.

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