Una catena di tre trapianti che, in una maratona lunga 2.713 km e durata 18 ore, è partita da Padova per arrivare a Barcellona, Bilbao e, poi, tornare indietro, allo scopo di salvare le vite di tre coppie di donatori e riceventi che, tra di loro, non erano compatibili.
Questa catena è la prima catena di trapianti cross-over a coinvolgere 3 diverse città nel programma SAT (South Alliance for Transplant), che l’Italia condivide con Spagna, Francia e Portogallo.
I primi protagonisti della vicenda sono Fabio Rosi e la moglie Patrizia Babini, Vicesegretaria Nazionale di ANED, che, dall’Umbria, si sono recati all’Azienda Ospedaliera Universitaria di Padova per far partire la catena di trapianti.
Fabio, 61 anni, a seguito del precedente trapianto, aveva sviluppato l’iperimmunità, rendendo il reperimento di un rene compatibile davvero difficile.
Ad aprile, però, è arrivata la chiamata che indicava come, nell’ambito del programma Cross-over con la Spagna, si fosse trovato un rene compatibile.
Dopo i necessari tempi di preparazione, è stata proprio Patrizia, moglie di Fabio, ad aver avviato la catena di solidarietà, essendo il suo rene compatibile con un paziente in lista d’attesa a Barcellona.
Il 20 giugno alle 8:30, Patrizia è entrata in sala operatoria, sotto la supervisione della Dr.ssa Lucrezia Fumian e del Prof. Paolo Rigotti, che da anni seguivano il marito, per il prelievo del rene, il quale è subito partito in direzione Milano-Linate.
Arrivato a Barcellona, grazie anche all’immenso lavoro del Centro Regionale Trapianti Veneto, diretto dal Dr. Giuseppe Feltrin, della Polizia Stradale e del Suem 118 dell’Azienda Sanitaria di Padova, il rene viene scambiato con quello di una donatrice spagnola che riparte sullo stesso aereo in direzione Bilbao.
Il rene della donatrice catalana viene, quindi, a sua volta, scambiato con quello di un donatore basco per ritornare immediatamente in direzione di Milano, dove arriverà alle 18:30.
Da qui, il rene viene portato a Padova e, alle 20:30, Fabio Rosi entra in sala operatoria, dove il Prof. Paolo Rigotti esegue il trapianto.
L’intervento si conclude alle 2 di notte con un pieno successo.
Si tratta del quarto scambio Cross-over di reni avvenuto tra Italia e Spagna (il primo risale al 2018), ma i precedenti avevano coinvolto solo due coppie per volta, una per Paese. In questo caso, invece, si tratta della prima catena a coinvolgere ben tre coppie di donatori e riceventi tra i due Paesi.
Il Prof. Rigotti ha voluto sottolineare l’importanza che ha avuto l’estensione della rete trapiantologica nazionale a Spagna, Portogallo e Francia: “Più è ampio il pool di donatori, più sono le possibilità di trovare quello compatibile“.