Trasporto malati emodializzati in Lombardia, comunicato di ANED

Audizione di ANED in Commissione Sanità Regione Lombardia in merito al trasporto dializzati

Presidente ANED Giuseppe Vanacore: “Importante audizione in Commissione Sanità e Assistenza del Consiglio regionale della Lombardia. ANED denuncia la grave situazione del trasporto dei malati dializzati e presenta un documento con proposte per rimediare agli aspetti più gravi: ritardi insostenibili e fatiscenza dei mezzi impiegati.”

L’Associazione ANED, che da 45 anni affianca i malati di rene, con un impegno quotidiano per assicurare il rispetto dei diritti e la partecipazione consapevole di fronte alle difficoltà nel percorso delle cure, ha illustrato a tutte le componenti politiche presenti in Consiglio regionale la situazione degli oltre 7.500 dializzati della Lombardia.

“Nella nostra regione – afferma il Presidente ANED – vi sono 113 Centri Dialisi e dall’indagine in corso, che toccato la metà dei Centri, la situazione è davvero grave. Le principali problematiche riguardano i tempi con i quali i vettori incaricati effettuano il servizio. Dopo quattro ore di dialisi, vi sono tempi di attesa per partire verso casa generalmente superiori a un’ora. Tantissimi i casi in cui viene superata un’ora e mezza. Troppi ed inaccettabili i dati che indicano anche il superamento di due ore di attesa ed anche oltre.”

A sua volta, il Vice Segretario del Comitato ANED Lombardia Vincenzo Irace, ha sottolineato che molti mezzi risultano inadeguati, con personale non in divisa e spesso condotti da pensionati privi di qualsiasi professionalità, con modi di guidare assolutamente inadatti per un trasporto sanitario; molti inoltre i casi di addetti con atteggiamenti sgarbati e vessatori nei confronti dei pazienti. Non mancano episodi di incidenti ed infortuni di malati durante il tragitto. Per non parlare della condizione fatiscente dei mezzi, con l’assenza dell’aria condizionata e sedili reclinabili.

ANED ha presentato il decalogo di requisiti minimi per un trasporto dignitoso e di qualità – già consegnato all’Assessore Gallera e sul quale è stato avviato un primo confronto – essendo il trasporto indicato come un diritto del malato direttamente nella normativa nazionale, che stabilisce i Livelli Essenziali di Assistenza (LEA).

Questi i principali punti sottolineati:

– stabilire la presa in carico del malato da trasportare da parte del servizio pubblico
– superare l’attuale sistema di affidamento del servizio basato sul criterio del massimo ribasso, contemperando invece qualità e costo
– attribuire al medico specialista la scelta del tipo di trasporto più idoneo per il dializzato
– indicare per tutti i mezzi la dotazione minima per un trasporto dignitoso e umano, con non più di tre autotrasportati per vettura
– prevedere standard di viaggio che non superino la mezz’ora per il ritorno a casa dopo la dialisi
– prevedere controlli appropriati, con l’istituzione di una centrale operativa di monitoraggio
– coinvolgere le associazioni dei pazienti nei percorsi organizzativi
– favorire i pazienti in grado di autotrasportarsi direttamente o con propri familiari, considerando in questo ultimo caso il problema del doppio viaggio, oggi escluso dal rimborso
– ripristinare nella città di Milano e ovunque possibile l’uso del taxi, abolito con l’ultima delibera della Giunta regionale

“Nei prossimi giorni, alla luce dell’indagine – afferma il Presidente Giuseppe Vanacore – nell’incontro già ipotizzato prima della pausa estiva, verrà chiesto all’Assessore un intervento risolutivo almeno per i problemi più urgenti”

Milano 13 settembre 2017

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