Pubblichiamo qui di seguito il testo della lettera inviata dai Presidenti di ACTI, Associazione CardioTrapiantati Italiani, ANED Onlus, Associazione Nazionale Emodializzati Dialisi e Trapianto e AITF, Associazione Italiana Trapiantati di Fegato, alle istituzioni sanitarie nazionali in merito alle necessarie misure da adottare con urgenza relativamente alla vaccinazione anti covid dei pazienti trapiantati ed in lista d’attesa e loro conviventi.
Padova, Milano, Torino, 18 marzo 2021
Al Commissario Straordinario per l’Emergenza COVID
Generale Francesco Paolo Figliuolo
Al Presidente dell’Istituto Superiore di Sanità
Professor Silvio Brusaferro
Al Segretario Generale Ministero della Salute
Dottor Giuseppe Ruocco
Al Direttore del Centro Nazionale Trapianti
Dottor Massimo Cardillo
Noi, Presidenti di ACTI Italia, di ANED Onlus e di AITF, nel ribadire la nostra totale adesione alla campagna di vaccinazione per sconfiggere la pandemia di COVID-19, siamo ad evidenziare alcuni aspetti che se non adeguatamente gestiti potrebbero essere molto pericolosi e portare grave nocumento ai pazienti trapiantati ed in attesa di trapianto che sono stati inseriti nella categoria dei pazienti estremamente vulnerabili.
Sono gli aspetti seguenti che, a nostro giudizio, devono ad ogni costo essere presi in carico dalle rispettive Direzioni Regionali della Salute e supervisionate dal CNT attraverso i Centri Regionali Trapianti:
- Deve essere garantita l’assoluta omogeneità, in tutto il territorio italiano, della vaccinazione dei pazienti trapiantati, dei pazienti in lista d’attesa di trapianto e dei familiari e conviventi, con le indicazioni previste dalla Circolare della Direzione della Prevenzione Sanitaria del Ministero della Salute inviata a tutte le Regioni.
2. È necessario che tutte le persone in attesa di trapianto e trapiantate siano vaccinate presso gli ambulatori di trapianto e/o ambulatori di nefrologia. Tale necessità è dettata dalla indicazione che l’invio alla vaccinazione venga verificata dal medico curante del paziente trapiantando o trapiantato, come più volte ribadito dal CNT. A tale proposito, per sottolineare ulteriormente la legittimità della richiesta, si evidenzia che oltre alla sicurezza garantita dal rapporto diretto con il luogo di cura, si pone un problema indifferibile di medicina legale, qualora si verificassero a seguito della vaccinazione gravi eventi avversi ex legge 210/92. In tali casi, quantunque remoti, i diritti previsti dalla disciplina vigente – stabilito il nesso causale tra evento avverso e vaccino – sono garantiti pienamente solo quando l’anamnesi è accompagnata dal giudizio del medico specialista e dalla documentazione ufficiale, e non semplicemente dalle dichiarazioni del paziente, non sempre adeguate in ragione dell’età o della condizione di salute.
3. Massima attenzione per i trapiantati “orfani” che pur essendo residenti in una Regione non sono stati trapiantati nella stessa Regione. Sono già numerose le segnalazioni di mancato appuntamento, di impossibilità a segnalare la propria condizione, ecc. Rischiamo che una fetta molto cospicua di trapiantati allocati spesso, in zone in cui la presenza di Centri di Trapianto è assente (soprattutto il Centro-Sud Italia) non possano accedere ai vaccini.
4. Predisposizione di un unico protocollo nazionale (imposto da CNT) per tutti i pazienti trapiantati ed in lista d’attesa che preveda una rilevazione sistematica della presenza anticorpale al COVID-19 prima delle due iniezioni e dopo 3/4 settimane dalla seconda dose di vaccino. Questo per verificare l’attecchimento del vaccino sui pazienti immunosoppressi. Questo aspetto servirà anche per capire se questo tipo di coorte dovrà effettuare un terzo richiamo per ottenere una significativa copertura vaccinale.
I pazienti trapiantati ed in lista d’attesa stanno sopportando in silenzio e con la massima applicazione, tutte quelle buone pratiche sollecitate dalle Autorità Sanitarie per evitare possibili contagi che potrebbero portare a gravi e tragiche situazioni. Tutti noi siamo preoccupati, ma nello stesso tempo impegnati, affinché le risposte che attendono questi pazienti siano rapide ed efficaci.
Sicuri e certi che le sollecitazioni che Vi vengono sottoposte, trovino una sensibilità ed una risposta precisa e puntuale, porgiamo cordiali saluti.
Le Presidenze congiunte:
Nevio Toneatto, Presidente ACTI Italia
Giuseppe Vanacore, Presidente ANED Onlus
Marco Borgogno, Presidente Nazionale AITF